Giardini Vaticani (Cittā del Vaticano) fa parte della Cittā del Vaticano sito web: www.annazelli.com
Cittā del Vaticano Guida Turistica |
giardini vaticani (cittā del vaticano) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giardini
Vaticani |
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Giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, sono un'oasi di pace e di tranquillitā, visitarli č un modo per girare per le vie del Vaticano e conoscere la Cittā Vaticana, abbracciano di verde la Cupola di Michelangelo, sono un fantastico luogo di arte e di storia del pių piccolo stato del mondo, occupano 23 ettari dei 44 ettari della Cittā del Vaticano, e sono divisi dal resto dello Stato Vaticano dai palazzi che ospitano i Musei Vaticani, la sede dell'Osservatore Romano, le Banche, i Palazzi Apostolici e la residenza del Pontefice. I Giardini Vaticani furono voluti nel 1279 da Papa Niccolō III Orsini che fu al soglio dal 1277 al 1280. Il primo nucleo dei giardini era sul colle Sant'Egidio dove oggi c'č il palazzo del Belvedere e i cortili dei Musei Vaticani. Una visita ai giardini Vaticani sono la meta di una piacevole passeggiata da fare a piedi, e in gruppo e solo dopo aver chiesto un permesso speciale scritto al Corpo di Gendarmeria dello Stato della Cittā del Vaticano. All'interno si trovano tutte le istituzioni che servono al funzionamento del piccolo Stato della Cittā del Vaticano, tra le quali il Palazzo de Governatorato e il Palazzo del Tribunale, la Stazione Ferroviaria, la direzione della Radio Vaticana, un piccolo eliporto, la Sede dell'Accademia Pontificia delle Scienze, nonchč la Sala Nervi, destinata ad accogliere 6000 persone sedute e 4000 in piedi, e destinata alle udienze Papali, che fu realizzata tra il 1966 ed il 1971. Di particolare pregio artistico il complesso architettonico della Casina di Pio IV al soglio dal 1559 al 1565, realizzata dall'Architetto Pirro Ligorio, che si compone di due corpi collegati da un cortile ellittico. E' possibile prenotare una visita a pagamento dei Giardini Vaticani, prenotabile presso l'Ufficio Informazioni, posto sul lato sinistro di piazza San Pietro, della Cittā del Vaticano, dove c'č il cosi detto Braccio di Carlo Magno che conduce al Campanile, non si puō girare liberamente per il Vaticano ma ci si puō unire a delle visite programmate che sono anche in varie lingue. I giardini vaticani sono stati aperti al pubblico solo in tempi recenti, ed ad orari prestabiliti, ovvero quando il Papa non ne usufruisce, per gli orari ed i costi visitate il sito ufficiale della Cittā del Vaticano. La Basilica di San Pietro č a ridosso del colle Vaticano, e nonostante i giardini siano lunghi un chilometro la salita al colle richiede che avvenga su un pulmino in quanto č piuttosto ripido il percorso, il tempo che si impiega per la vista ai giardini č di almeno 2 ore. Dopo aver superato l'Arco delle Campane dove ci sono due guardie Svizzere, si arriva alla arriva alla piazza del Protomartiri Romani, intitolata ai primi martiri cristiani di Roma. Superata la stazione ferroviaria, si č dentro i giardini, qui c'č la statua della Madonna e nel prato ai suoi piedi č raffigurato lo stemma per Papa regnante. Alcune curiositā del rapporto dei Papi con i Giardini Vaticani: a Papa Leone XIII piaceva starsene seduto davanti alla casetta sulla collina. Papa Benedetto XV sostava volentieri davanti all'edicola della Madonna della Guardia patrona della sua cittā natale, Genova. Papa Pio XI si spostava solo in macchina per i giardini e per questo motivo fece asfaltare i viali. Papa Pio XII passeggiava sempre alla stessa ora, ogni giorno intorno al muretto della Torre di San Giovanni, e stava qui per 1 ora, anche se il tempo era brutto e amava stare da solo. Papa XXIII non amava passeggiare da solo e preferiva stare con il suo segretario di fiducia in un padiglione cinese nel giardino all'inglese, una sorta di capanna donata dai cattolici cinesi nel 1933, mentre a Papa Paolo VI non piaceva passeggiare per i giardini e si fece sistemare un giardino pensile sopra il suo appartamento, ed č da allora che si decise di aprire i giardini al pubblico dietro pagamento e solo su prenotazione. Sotto il pontificato di Papa Giovanni Paolo II, che amava lo sport, i giardini vennero chiusi al pubblico per renderli sempre disponibili per il pontefice. Oggi per poter visitare bisogna chiedere all'ufficio informazioni e prenotazioni del Vaticano. da vedere ai Giardini Vaticani Cittā del Vaticano Arco delle Campane, si trova sul lato sinistro della facciata della Basilica di San Pietro, a piazza San Pietro, e fa parte della Cittā del Vaticano, qui si trovano anche le Guardie Svizzere del Papa, da qui si ha l'accesso dietro il permesso delle autoritā del Vaticano, alla Cittā del Vaticano e alla vista dei Giardini Vaticani. Sopra l'arco delle campane, si trova la Loggia di Carlo Magno, ancora pių in alto si vede la cella campanaria e sopra un enorme orologio, la facciata della basilica ne ha due. Qui all'arco delle Campane, transitano le auto degli alti dignitari e di personaggi illustri in visita ufficiale al pontefice. Guardie Svizzere : la Cittā del Vaticano possiede, polizia, diplomazia ed esercito propri, comprese le Guardie Svizzere, guardie personali del Papa, che furono fondate nel 1505 sotto il Papato di Giulio II, la divisa delle guardie Svizzere č la stessa da pių di 500 anni e sembra che la divisa sia stata disegnata dallo stesso Michelangelo. Si possono vedere le Guardie Svizzere, all'Arco delle Campane che č uno degli accessi alla cittā del Vaticano, sono munite di alabarda, vestite con la tradizionale uniforme dei Lanzichenecchi disegnata da Michelangelo, con le variopinte brache a sbuffo a strisce arancione e blu, con elmi o berretti, divisa che č rimasta la stessa dalla fondazione della Guardia Svizzera nel 1506. Gli Svizzeri erano i migliori soldati mercenari dell'epoca ogni principe aveva la sua personale guardia del corpo e cosi anche Papa Giulio II fondō la sua personale. Le guardie Svizzere della Cittā del Vaticano sono pių o meno 100 unitā, e devono essere di cittadinanza elvetica, nel corso di una solenne cerimonia giurano fedeltā alla bandiera vaticana e si impegnano a servire il Pontefice per 2 anni, durante i quali alloggiano in caserma e devono avere una vita morigerata e rimanere celibi, mentre gli ufficiali ed i sottoufficiali delle Guardie Svizzere il cui impegno č di pių lunga durata, possono sposarsi ma devono vivere con la famiglia in caserma. Sull'altro lato ci solo le guardie del Corpo di Vigilanza hanno una uniforme blu scuro con i bottoni dorati. Ufficio Informazioni, Pellegrini e Turisti, č posto sul lato sinistro di piazza San Pietro, della Cittā del Vaticano, dove c'č il cosidetto Braccio di Carlo Magno che conduce al Campanile, č aperto al pubblico dal lunedė al sabato dalle 8.30 alle 18:15, fornisce informazioni di carattere generale su tutto ciō che riguarda lo Stato della Cittā del Vaticano la cui sigla č SCV, come visite, messe, eventi, e indirizza ai rispettivi uffici competenti , qui č anche possibile acquistare i biglietti di ingresso per le visite di alcuni monumenti in Vaticano, e per prenotare la visita ai Giardini Vaticani. Piazza dei Protomartiri Romani, piazza intitolata ai primi martiri cristiani di Roma, e che si trova subito dopo aver superato l'Arco delle Campane, sul lato sinistro di piazza San Pietro, fa parte dello stato della Cittā del Vaticano, qui vi č una targa commemorativa che ricorda che qui si trovava il Circo di Nerone dove i primi cristiani subirono il martirio. I primi cristiani vennero radunati nel Circo di Nerone nel Luglio del 64, dopo uno spaventoso incendio che distrusse quasi tutta Roma, Nerone, ,per non attirarsi l'ira del popolo romano, ne addossō la colpa ai cristiani. Era proprio in questa zona che si trovava l'obelisco Vaticano, oggi a piazza San Pietro, obelisco egizio che qui rimase fino a tutto il Medioevo fino al 1586, anno in cui fu posto a piazza San Pietro. L'originaria ubicazione dell'obelisco č ricordata da una targa, una lastra in pietra posta nella piazza. Il circo Vaticano detto anche di Caligola e Nerone, si estendeva per tutta la lunghezza dell'attuale Basilica di San Pietro fino alle pendici del Colle Vaticano. Sul lato sud di questa piazza si trova il Campo Santo Teutonico, fondato da Carlo Magno e ricordato con una iscrizione, dove venivano seppelliti i pellegrini tedeschi che stremati per il viaggio dalla Franconia, morivano a Roma, vi si seppelliscono oggi i cittadini cattolici tedeschi che muoiano a Roma. Chiesa di Santa Maria della Pietā in Campo Santo Teutonico, piazza Protomartiri Romani, Cittā del Vaticano, fu fondata nel VIII secolo nel luogo nel quale si trovava giā un ospizio che dava assistenza ai poveri, sono annessi alla chiesa il Collego Teutonico e il Camposanto Teutonico. Con l'Anno Santo del 1450 vennero ristrutturati sia la chiesa che il cimitero, la attuale chiesa venne riedificata alla fine del XV secolo, retta dal 1597 dalla Arciconfraternita di Nostra Signora del Campo Santo Tedesco presso San Pietro. Dal 1876 č stato istituito il collegio per i sacerdoti studiosi dell'archeologia cristiana e di storia della. La chiesa č priva di facciata, ed č a 3 navate. Il portone in bronzo della chiesa venne donato da Theodor Heuss, che fu il primo presidente della Repubblica Federale di Germania, che fece visita allo Stato della Cittā del Vaticano nel 1957. Proprio dietro il Campo Santo Teutonico si erge la struttura dell'Aula Nervi. Aula Nervi, chiamata anche Aula Paolo VI, di Pier Luigi Nervi inaugurata da Papa Paolo VI nel 1971, č un vasto auditorium che si trova proprio nei pressi del Campo Santo Teutonico e della basilica di San Pietro in Vaticano, č a cavallo tra lo Stato Italiano e lo Stato della Cittā del Vaticano č soggetto all' extraterritorialitā della Santa Sede, fu realizzata su incarico di Papa Paolo VI per le Udienze Papali, ma ospita anche congressi e concerti, si trova tra la Sacrestia della Basilica Vaticana e piazza del Sant'Uffizio, (rione Borgo), č realizzata in cemento armato č coperta da una volta parabolica a forma di conchiglia che concentra l'attenzione delle persone al palco, dove si trova la scultura bronzea della Resurrezione del 1977 di Periche Fazzini, la luce all'interno proviene da grandi vetrate ovali di Giovanni Hajnal. Puō ospitare 6300 persone. In questa zona della Cittā del Vaticano si trovano due ponti che collegano la Basilica di San Pietro con la Sagrestia che non prevista da Michelangelo, venne edificata nel 1780, Sagrestia della Basilica di San Pietro, Cittā del Vaticano, ospita la sagrestia dei Canonici, la Sagrestia dei Beneficiati e la Sagrestia Comune, una parte della Sagrestia ospita il Tesoro di San Pietro. Fu realizzata a partire al 1506 su progetto di Donato Bramante, il quale adattō la nuova sagrestia sulla antica chiesa di Santa Maria della Febbre, denominata anche Rotonda di Sant'Andrea, che era uno dei due edifici a pianta centrale, sorti in origine come mausolei funebri di epoca imperiale che si trovavano vicini all'obelisco Vaticano. Il secondo edificio era stato adattato come cappella chiamata Cappella di Santa Petronilla, demolitoa durante la costruzione del braccio meridionale di San Pietro nel corso del XVI secolo. Il progetto definitivo della attuale Sagrestia si ebbe nel 1776 con Papa Pio VI che commissionō i lavori all'architetto Carlo Marchionni. Vennero demoliti i fabbricati posti intorno Rotonda di Santa Maria della Febbre, compresa la vicina chiesa di Santo Stefano degli Ungheri, e l'intera opera, venne dotata di un' ampia canonica come abitazione del capitolo vaticano, la Sagrestia venne completata ed inaugurata nel 1784. La Sagrestia č collegata alla Basilica di San Pietro da due passaggi coperti sostenuti da arcate a sesto ribassato, al centro si apre uno scalone d'onore che porta al piano terra. Tra la Sagrestia dei Benificiati e la Sagrestia dei Canonici, si apre la grande sala della Sagrestia Comune coperta da una grande cupola ottagonale, rivestita in lastre di piombo e sormontata da una lanterna. La Sagrestia dei Beneficiati č oggi parte del percorso museale del Tesoro di San Pietro, istituito nel 1975 da papa Paolo VI, nel quale sono esposte statue, arredi sacri, tiare papali e oggetti donati da vari sovrani. Cupola della Sagrestia della Basilica di San Pietro, č alta 43 metri, la Sagrestia č collegata con due ponti alla Basilica di San Pietro, ad essa č connessa Canonica, fu progettata da Carlo Marchionni nel 1780. Canonica, un edificio quadrangolare annesso alla Sagrestia, utilizzato come abitazione per il clero progettata insieme alla Sagrestia da Carlo Marchionni. Piazza Santa Marta, Cittā del Vaticano, qui si trovano la Domus Sanctae Marthae, il palazzo San Carlo, il palazzo del Tribunale, il Preseminario San Pio X una fontana al centro della piazza circondata da alberi e il distributore di benzina. Fontana piazza Santa Marta, si trova al centro circondata da alberi e cespugli. Ospizio di Santa Marta, oggi Domus Sanctae Marthae, Cittā del Vaticano, piazza Santa Marta, fu edificato sotto Papa Pio IX e nel 1891 destinato da Papa Leone XIII ad ospizio per l'assistenza degli ammalati dei rioni immediatamente a ridosso della Cittā del Vaticano. Durante la Seconda Guerra Mondiale nell'ospizio vennero accolti anche profughi, ebrei, e ambasciatori dei paesi che avevano rotto le relazioni diplomatiche con l'Italia. Il vecchio ospizio venne demolito durante il pontificato di Papa Giovanni Paolo II e al suo posto č stata edificata l'attuale Domus Sanctae Marthae, che č la residenza per i sacerdoti in visita o in servizio presso la Santa Sede, č gestito dalle suore vincenzine francesi. Durante il Conclave i locali sono riservati ad uso esclusivo dei Cardinali elettori, che vi alloggiano durante il periodo in cui eleggono il nuovo papa. La piazza di Santa Marta, dove sorge la Domus č un ampio quadrato con nel mezzo una fontana circondata da alberi e cespugli, sulla destra si ergono le mura del transetto sud della Basilica di San Pietro, opera di Michelangelo, qui si trova la Porta della Preghiera, dove sono scolpite in rilievo le preghiere del Credo, del Padre Nostro, dell'Ave Maria e del Benedictus. Sul retro della Basilica di San Pietro c'č la chiesa di Santo Stefano degli Abissini. Domus Sanctate Martae, e' l'albergo della Cittā del Vaticano: marmi bianchi alle pareti, suites silenziose color pastello, suore premurose e discrete che vegliano sul soggiorno degli ospiti, la "Casa Santa Marta", č il residence che la Santa Sede ha ristrutturato all'interno della Cittā del Vaticano per ospitare non solo i cardinali del conclave, ma anche come foresteria di lusso per ecclesiastici, per i laici, uomini e (rarissimamente) donne, ammessi dal Vaticano. La "Casa Santa Marta" dispone di 105 suites, 26 camere singole e un appartamento di rappresentanza. Gli ecclesiastici possono fissare la stanza con una telefonata, come in un normale albergo. I laici ammessi sono per lo pių delegati o invitati ai convegni che la Santa Sede organizza con una certa frequenza. Per soggiorni particolarmente lunghi, occorre poi un'autorizzazione particolare della Segreteria di Stato vaticana o dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica. L'edificio, una struttura edilizia di cinque piani, si affaccia su piazza Santa Marta, alle spalle della Basilica di San Pietro. Dalla hall in marmo bianco si accede al ristorante, ad alcune salette laterali e agli ascensori. In ogni salotto vi e' una grande libreria vuota. I lavori per rimodernare il vecchio "Ospizio di Santa Marta" cominciarono nel 1992. Chiesa Santo Stefano degli Abissini, Largo S. Stefano degli Abissini, Giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, la chiesa risale ai tempi di Papa Leone I, al V secolo, in origine a 3 navate, oggi a navata unica, conserva sulla facciata ancora intatto il ricco portale romanico intarsiato a fogliami, all'interno, le lapidi alle pareti ricordano i monaci pellegrini abissini che sono giunti e morti a Roma, in epoca medioevale, accanto alla chiesa avevano una loro schola, ospizio, dove alloggiavano, l'ospizio venne demolito agli inizi del Novecento, la chiesa ospita ancora oggi funzioni religiose in rito copto alessandrino, la chiesa dipende dalla Reverenda Fabbrica di San Pietro. Oltre la piazza di Santa Marta, si trova il Palazzo del Tribunale. Palazzo del Tribunale, che ospita gli uffici giudiziari del Vaticano ed una prigione. Qui risiedono i padri confessori, che sono dei frati francescani conventuali che siccome vestono di nero vengono chiamati "francescani neri". C'č un confessore per ognuna delle principali lingue del mondo cattolico. Sulla piazza si trova il palazzo S. Carlo. Palazzo San Carlo, era l'ospedale delle suore di San Carlo Borromeo oggi adibito ad uffici e appartamenti di servizio. Nel cortile del palazzo di San Carlo si trova il Preseminario di San Pio X. Preseminario di San Pio X, che č un seminario minore, vi abitano 30 ragazzi dai 10 ai 15 anni, i quali hanno qui la loro scuola media e servono messa in San Pietro, durante le ferie estive, quando tornano alle loro famiglie, sono sostituiti da 30 ragazzi di Malta. E' davanti al palazzo di San Carlo che si trova il distributore di benzina della Cittā del Vaticano. Distributore di benzina, piazza Santa Marta, Cittā del Vaticano, solo chi ha la tessera del Vaticano puō utilizzare questo distributore. Piazza Pierluigi da Palestrina, Cittā del Vaticano, intitolata al compositore e maestro del Rinascimento del coro di San Pietro, che abitō qui dal 1571 al 1594, data della sua morte. alla destra della piazza si apre il Vicolo del Perugino. Vicolo del Perugino, che ricorda il pittore che sarebbe vissuto qui tra il 1481 e il 1483, a lui si devono alcuni affreschi alla Cappella Sistina. Studio del Mosaico, Cittā del Vaticano, nonostante sia in dei locali modesti lo studio venne fondato 400 anni fa per decorare la basilica di San Pietro con i mosaici che si mantengono meglio nel tempo delle pitture. La scuola vanta l'invenzione di smalti di vario spessore cotti al forno in 28 mila colorazioni diverse. Qui si possono ordinare i mosaici per la propria chiesa, quelli con le tessere pių piccole sono i pių costosi. All'interno del Vaticano vi sono anche uno studio per il restauro delle statue e un'altro per i dipinti del museo, e un altro per la conservazione dei manoscritti, dei libri antichi e degli arazzi. Fin dal medioevo i Papi oltre all'arte hanno amato anche la natura, le erbe, le piante e i fiori. Continuando a camminare si arriva alla Stazione Ferroviaria del Vaticano. Stazione Ferroviaria, poco pių di 20 metri dallarco delle Campane, uno degli dingressi nella Cittā del Vaticano sorge il Palazzo della Stazione Ferroviaria che si trova all'interno dei Giardini Vaticani, un grosso portone di ferro con due sfingi egizie separano la stazione ferroviaria italiana da quella vaticana, i vagoni portano giornalmente merci provenienti da ogni parte del mondo, incluse le derrate alimentari, la benzina, il tabacco. i materiali edili. Il palazzo della Stazione Ferroviaria Vaticana fu realizzato dall'Architetto ed Ingegnere Giuseppe Momo per volere di Papa Pio XI, fu inaugurato nel 1933, dalla parte verso il piazzale esterno venne costruito un corpo avanzato ove possono soffermarsi al coperto, davanti alla porta dingresso del salone, le vetture. Questa piccola Stazione ferroviaria vaticana, in previsione di dover ospitare papi e personalitā, fu arredata con una certa sontuositā e decorata in marmo. Esternamente č rivestito in travertino, arricchito da alcune sculture, opera del professore Eduardo Rubino, con lo stemma di Sua Santitā Pio XI, sorretto da due figure rappresentanti il Pensiero e lAzione, collocate nella sommitā del corpo avanzato prospiciente il piazzale esterno. Il primo pontefice ad usare la Stazione ferroviaria vaticana fu Giovanni XXIII, il 4 ottobre 1962, per il suo pellegrinaggio a Loreto e ad Assisi. Sul muro di destra della stazione si notano dei fori di proiettili, che sono dovuti ad un bombardamento, del 5 novembre del 1943, l'unico, che la Cittā del Vaticano abbia subito nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando Roma era Cittā Aperta e non avrebbe dovuto subire bombardamenti. Andarono in frantumi tutti i vetri delle finestre ma la cupola di Michelangelo per miracolo rimase illesa, forse doveva essere un monito al Papa che in Vaticano dava asilo ad ebrei e a chiunque fosse perseguitato, nessuno sa quanti fossero, perchč per paura che una lista di nomi cadesse nelle mani delle SS non venne stilato nessun elenco Palazzo del Governatorato, Giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, č la sede dell'amministrazione dello Stato della Cittā del Vaticano, il palazzo fu costruito dall'architetto Giuseppe Momo nel 1929, davanti c'č lo stemma papale. Alla sommitā c'č la statua della Madonna. Fu costruito dopo i Patti Lateranensi per volere di Papa Pio XI per il Governatore da lui nominato, ma una volta morto non venne nominato nessun altro governatore, ed attualmente il Vaticano č amministrato da una Commissione Cardinalizia che agisce in nome del Papa assistita da un delegato speciale e da una consulta. Questa Commissione amministra i residenti, divisi tra quelli che hanno il passaporto Vaticano con diritto di cittadinanza della Cittā del Vaticano, e sono i cardinali, i funzionari di corte, gli ufficiali e i diplomatici, i dipendenti che abitano in Vaticano durante il periodo del loro lavoro ma che non hanno il diritto di cittadinanza, persone che lavorano in Vaticano ma non vi risiedono, le suore e i ragazzi. Le persone che prestano servizio per il Papa, senza essere residenti, lasciano il Vaticano una volta esaurita la loro funzione, nel periodo del loro servizio godono di alcuni privilegi, come alloggiare in appartamenti a loro assegnati, e non pagano tasse. Siccome il Vaticano non ha un esercito, nessuno presta il servizio militare. Statua della Madonna ai Giardini Vaticani, posta sul tetto del palazzo del Governatorato. Stemma Papale, giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, davanti al palazzo del Governatorato c'č una grande aiuola raffigurante lo stemma del Pontefice regnante, composto con fiori e bossi. Viale dell'Osservatorio, Giardini Vaticani, ricorda l'Osservatorio che un tempo era qui, poi trasferito a Gastel Gandolfo nel 1936, qui c'č lo Stein Garden il giardino roccioso e la Fontana della Scogliera. Stein Garden, viale dell'Osservatorio, il giardino roccioso, ai giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, via dell'Osservatorio, č dietro il palazzo del Governatorato, č un giardino roccioso, con una grotta artificiale detta la Fontana della Scogliera.
Fontana della Scogliera, Giardini
Vaticani, a via
dell'Osservatorio, č una scogliera
artificiale, che fa parte dello
Stein Garden, lunga
circa 200 metri, realizzata dopo il Patti
Lateranensi per contenere il terreno in
pendenza, č diventata con il tempo un giardino
roccioso ricco di molte specie di piante che con
la bella stagione con la fioritura donano una
nota di colore alle rocce. Fontana della Conchiglia č circondata da un prato con bordura arabescata., ai giardini Vaticani, č un giardino ornato di siepi e di bossi, fa parte del Giardino all'italiana. Giardino all'italiana, č nato in Italia nel '500, dove le piante vengono potate dando loro delle precise forme geometriche, il giardino all'italiana in genere č solo con piante verdi, alberi, cespugli, dalle diverse tonalitā di verde, qui ci sono alti pini, cipressi, cedri, castagni ed in alternanza alberi di magnolia, alloro e mimosa, i sentieri sono incorniciati da lecci sempre verdi e da alte siepi di alloro. Ci sono anche palme di ogni genere che qui si chiamano le palme di San Pietro. Ci sono anche gruppi di banani africani, alberi di ginkgo giapponesi, araucarie australiane, questo giardino č stato creato al tempo della fondazione della Cittā del Vaticano, concepita all'inizio come una cittā giardino, infatti la gran parte del territorio č piena di zone verdi. Labirinto, formato di siepi e di tossiche fa sempre parte del giardino all'Italiana. Giardino alla Francese, ai giardini Vaticani, si trova salendo sul colle vaticano, č un giardino che a differenza di quello all'italiana č ornato anche di fiori. Qui ci sono le camelie rosa e rosse, le bouganville, l'azzurro delle piombaggini, ovunque ci sono i cespugli di oleandri di diversi colori dal bianco, al rosa al rosso. Ci sono anche delle agave. Lungo il dorso della collina c'č un giardino di rose. Tra il bianco del ricosperna e di rose rosse si gode un bellissimo panorama, e se il tempo č limpido e terso il panorama arriva ai Colli Albani e a Castel Gandolfo dove c'č la residenza estiva del Papa. Solo da qui si puō ammirare il Cupolone in tutta la sua bellezza, con il suo aspetto a forma di tiara del primo papa che fu San Pietro, la cui tomba č proprio nel cuore della Basilica. Alle spalle del giardino si ergono le Mura Leonine. Mura Leonine, ai giardini Vaticani, si chiamano cosi in quanto furono fatte costruire da Papa Leone IV, al soglio dall'847 all'855, per proteggere la basilica dalle incursioni dei Saraceni, le mura Leonine dal Tevere salgono e circondano tutto il colle Vaticano, che pur essendo un colle di Roma, non fa parte dei 7 colli, in quanto si trova al di lā del fiume. Su questa sponda in antico vivevano gli etruschi e la parola vaticanum, probabilmente derivava dall'etrusco "vatica", "vaticum", "vaticinium" che significa profezia. Quando i romani si spinsero fino a questo colle e cacciarono gli etruschi, la zona era deserta, malsana, e malarica. Tacito li definiva "infamibus vaticani loci", luoghi infami vaticani e Plinio il vecchio raccontava che qui c'erano dei serpenti giganteschi, e Marziale ironizzava sul cattivo sapore del vino del vaticano. Le cose cambiarono quando Agrippina, madre di Caligola vi sistemō qui dei giardini e quando lo stesso Caligola vi costruė un circo, che era una pista per le gare con le bighe. Alla fine lo ereditō Nerone, e per questo il circo venne chiamato anche circo di Nerone, e qui furono messi a morte i primi cristiani, e tra questi l'Apostolo Pietro. La zona era giā adibita a necropoli dai romani, e qui vennero seppelliti anche i primi cristiani. Dal 1940 si eseguono scavi per recuperare i reperti della Necropoli chiamata della via Triumphalis, visitabile solo su richiesta. Questa necropoli venne coperta dall'Imperatore Costantino, quando qui fece erigere la prima basilica, detta Basilica di Costantino, nel 320. La prima basilica sorse dove c'era la tomba di Pietro, la chiesa era fuori della cittā, senza mura protettive e alla mercč di tutti ed anche dei saccheggiatori. Dopo l'edificazione delle mura da parte di Papa Leone IV la zona divenne pių sicura e le persone cominciarono a stabilirsi qui, erano pellegrini, mercanti, artigiani, clerici, e durante il medio evo qui si sviluppō la Cittā Leonina, oggi solo una parte č la Cittā del Vaticano, il resto dopo l'Unitā d'Italia appartiene al Rione Borgo, che dopo l'unitā d'Italia, appunto č fuori della giurisdizione Vaticana. Ad ovest della Cittā Leonina c'era solo una valle detta la "Valle dell'Inferno. Sempre all'interno della Cittā del Vaticano e dei suoi giardini, c'č la grotta di Lourdes. La grotta di Lourdes ai giardini Vaticani č la fedele riproduzione di quella francese, voluta dal vescovo di Tarbes Monsignor Schoepfer fu donata a Papa Leone XIII. L'altare collocato al centro č quello della grotta di Massabielle, dove rimase per 100 anni per essere poi trasferito in Vaticano nel 1958.
Torre Leonina,
o Torre della Radio Vaticana con la relativa
antenna. La Radio Vaticana venne istituita nel
1931 ed allestita dallo stesso inventore della
Radio, Guglielmo Marconi, la Torre Leonina
ospita la direzione della Radio, mentre gli
studi si trovano a
Castel Sant'Angelo, ed i grandi centri
Trasmittenti sono fuori Roma, a 25 km a nord
presso S. Maria di Galeria. Accanto a questa
Torre papa Leone II al soglio dal 1878 al 1903,
si fece costruire una piccola villetta, tanto
per poter cambiare aria e godere un pō di aria
fresca in estate dato che non poteva uscire dal
Vaticano. Campana del Giubileo del 2000 ai giardini Vaticani, fusa ad Agnone nel Molise, dalla fonderia Marinelli, sulla campana c'č l'immagine dell'occhio di Dio, l'immagine del Papa che apre la Porta Santa e lo stemma di Papa Giovanni Paolo II e la frase "Totus tuus", nell'anno del Giubileo del 2000 questa grande campana sostenuta da un ponteggio fu messa a piazza San Pietro ed ha salutato con i rintocchi l'arrivo del nuovo millennio. La Madonna di Guadalupe, nei giardini vaticani c'č questa madonna in marmo bianco scolpita da Ponzanelli e donata dai messicani a Papa Pio XII nel 1939. La Madonna di Fatima, ai giardini Vaticani, realizzata da Frederick Shradi di New York, č in bronzo, si tratta di un gruppo scultoreo, dove la Madonna si piega in atto di protezione sopra un piccolo gruppo di persone, con la data 13 maggio 1981, anno dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II, che si salvō grazie alla protezione della Madonna di Fatima. Edicola Sacra a Santa Teresa di Lisieux, ai giardini Vaticani, dono della sorella della Santa a Papa Pio XI nel 1927, č la custode dei giardini vaticani. Tempietto della Madonna della Guardia, ai giardini Vaticani, č un dono di Genova a Papa Benedetto XV nel 1917, č la riproduzione dell'edicola che si trova al porto di Genova. Grande edicola mariana dedicata alla Madonna della Misericordia di Savona, ai giardini Vaticani, fu donata a Papa Giovanni Paolo II il 10 Maggio del 1995, autore dell'opera č l'artista Renata Minuto, di Savona, č in ceramica policroma, di 4,80 metri, larga 2,80 metri, si trova in una nicchia del muro a ridosso della Torre di Radio Vaticana. La Fontana delle Ranocchie, ai giardini Vaticani, nel giardino alla Francese, si trova tra i due monumenti, della Madonna di Guadalupe e della Madonna di Fatima, detta delle ranocchie, perché sul bordo ci sono quattro rane verdi dalle cui bocche escono gli zampilli d'acqua. I Giardini del lato Nord, Papa Leone III, si occupō di sistemare il lato nord dei giardini vaticani, dove c'erano un frutteto ed un orto detto pomerium e il viridarium per il fabbisogno della corte di Papa Noccolō III, al soglio dal 1277 al 1280, fu il primo Papa che si stabilė in Vaticano. Vi venne poi aggiunto un giardino, sotto Papa Nicolō IV, al soglio dal 1288 al 1292 detto giardino dei semplici, con piante medicinali usate da Simone da Genova che fu medico personale di Papa Nicolō IV . Fu l'inizio del primo giardino botanico, il primo in Italia. Vi fu impiantata una vigna e successivamente un piccolo boschetto. In epoca Rinascimentale venne creato un giardino ornamentale, tra i due lunghi corridoi che collegano il Palazzo d'inverno in piazza San Pietro con il Palazzetto estivo detto Palazzetto del Belvedere, c'erano in passato 3 terrazze degradanti, ma oggi c'č solo un parcheggio per le macchine degli impiegati e dei visitatori. Sotto Papa Leone XIII c'era un giardino botanico , del quale sono rimasti oggi solo pochi alberi esotici. Di fronte alla Torre della Radio c'č un albero, un solitario Ceibo, albero nazionale del Sud America, del Brasile. In passato qui c'era anche un piccolo zoo. Chiesa Mater Ecclesiae ai Giardini Vaticani, si trova scendendo dalla Torre Leonina della Radio Vaticana, con annesso un monastero di Clarisse, monache di clausura, qui nascosto tra le siepi, si trova un orto, detto l'orto del Papa, per il fabbisogno della tavola del Papa, che comunque ha un suo orto anche a Castel Gandolfo. Statua di San Pietro Apostolo, ai giardini Vaticani č una statua in bronzo che si trova tra il boschetto e la fontana dell'aquila, oltre il piccolo orto papale, č opera di Filippo Gnaccarini, le chiavi rappresentano il regno dei cieli affidate al suo vicario da Cristo. Le chiavi sono rappresentate con il colore dell'oro, il giallo che rappresenta il cielo, e l'argento il bianco che rappresenta la terra. Tantč che questi sono anche i colori della Bandiera del Vaticano. Questa statua dell'Aposto Pietro, venne posta in memoria del primo Concilio Vaticano e si trova nei pressi del Cortile della Pigna. Statue ai Giardini Vaticani, , ci sono molte statue, anche i francesi hanno donato statue in marmo o in bronzo dei santi del loro paese, ci sono angeli sparsi qua e la e statue di imperatori pagani, frammenti di sarcofagi antichi, colonne di marmo, anfore di argilla Tra queste c'č la statua di un San Pietro stanco, incatenato con un'aria mesta, che ricorda il periodo della prigionia dei Papi in Vaticano opera di Amalia Duprč, una scultrice di Firenze. Nel boschetto c'č anche la statua di Apollo Citaredo. Casa del giardiniere, Giardini Vaticani, Cittā del Vaticano č il luogo dove risiede il capo giardiniere e 25 addetti alla manutenzione dei giardini vaticani, nei pressi si trova il boschetto. Boschetto, giardini vaticani, cittā del vaticano č lasciato intenzionalmente allo stato naturale, per dare l'illusione di trovarsi in aperta campagna, all'interno del boschetto, scorrono ruscelli, piccole cascate e fontane, tra queste la pių grandiosa č la fontana dell'Acquila o dell'Aquilone. La Fontana dell'Aquila, ha la forma di una grotta sulla quale si posa un'aquila, mentre sotto vi sono due draghi che spruzzano acqua in un bacino ovale, fu costruita da Jan van Santen per Paolo V Borghese, al soglio tra il 1605 e il 1621, l'aquila ed i draghi erano il simbolo araldico dei Borghese, a sinistra della fontana c'č il convento delle Clarisse e la direzione della Radio Vaticana. Il nome di Paolo V Borghese appare a grandi lettere sulla facciata della Basilica di San Pietro, perché fu Papa Paolo V Borghese a completare la Basilica, e l'allora architetto del Vaticano era Jan van Santen, conosciuto come Vasanzio, e sue opere sono le fontane dei giardini vaticani ed il Casino di Villa Borghese, restaurō anche l'antico acquedotto dell'Imperatore Traiano che dal lago di Bracciano porta acqua fino al Vaticano, acqua che ancora oggi si chiama "acqua Paola". Sotto al boschetto c'č una incantevole casina detta Casina di Pio IV o Villa Pia. Casina di Pio IV, ai giardini Vaticani, cittā del Vaticano, la Casina, si trova sul fianco del colle, fu iniziata sotto Papa Paolo IV, al soglio dal 1558 e completata nel 1561 sotto Papa Pio IV e da quest'ultimo ha preso il nome di Villa Pia o Casina di Pio IV. Fu costruita da Pirro Ligorio,il quale esperto anche in giardini ed idraulica e architetto anche della Villa d'Este a Tivoli, seppe combinare con maestria arte e natura in quell'arte del Rinascimento chiamata manierismo. Le pareti della casina sono decorate con bassorilievi di stucco e mosaici. Sui soffitti gli affreschi di Zuccari e Barocci. Vi sono anche 3 statue antiche una della Dea Cibele e delle allegorie della Juventas e della Pudicitia che si specchiano nell'acqua di una peschiera sottostante. Un ninfeo, una sorta di cortile ovale interno che anticiperā il futuro barocco, collega tra di loro i 4 corpi della casina, con putti in marmo che cavalcano dei delfini. In questa Casina sia il Papa che il nipote San Carlo Borromeo cardinale segretario di stato, passavano i loro momenti di pace ed i convegni letterari. L'iedificio oggi č la sede della Pontificia Accademia delle Scienze, istituita nel 1936 da Pio XI, qui vi si riuniscono i pių importanti scienziati del mondo per esaminare problemi di attualitā nel campo delle scienze naturali. Sempre qui, di recente č stata istituita l'Accademia Pontificia per le scienze sociali. Da qui si ammira la bellezza della Cupola di San Pietro ed un maestoso pino in un insieme armonico di arte e natura. Di fronte alla Casina di Pio IV, c'č una galleria a tre piani, disegnata dal Bramante che porta dal Palazzo Apostolico al Belvedere. Le raccolte d'arte sono raccolte lungo tutto questo passaggio. Torre dei Venti, ai giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, in origine qui c'era la Specola Vaticana, oggi ospita la Cappella Sistina, che č la cappella di Corte, e che ospita il conclave, nel quale si riuniscono i cardinali per l'elezione del nuovo pontefice, qui c'č la famosa canna fumaria, delle fumate del conclave, che viene messa solo in occasione della elezione del nuovo Pontefice per comunicare al mondo esterno mediante il colore del fumo l'elezione o meno del papa, la fumata nera indica che il conclave non ha trovato ancora un accordo nella elezione, mentre la fumata bianca indica che i cardinali hanno designato il nuovo Papa, l' "habemus Papam". L'Arco della Sentinella, č sorvegliato da un gendarme e da l'accesso ai palazzi Apostolici dai Giardini Vaticani, il visitatore non puō accedere all'interno, qui c'č una fuga di cortili e Torri fino al Cortile di San Damaso. In alto a destra dell'Arco della Sentinella, c'č la massiccia torre dei Venti, fortificata, con un camminamento di ronda e feritoie costruita da Papa Sisto V, al soglio tra il 1471 e il 1484, che ospita la Cappella Sistina e sede del Conclave. Cortile di San Damaso, qui si affaccia l'appartamento del Pontefice. Specola Vaticana, si trova alla torre dei Venti, in questo luogo vi fu la riforma del calendario, infatti č da qui che nel 1582, venne introdotto il nuovo calendario Gregoriano, cosi chiamato da Papa Gregorio XIII. Ai piedi della Torre dei Venti c'č l'Archivio Segreto Vaticano e alle spalle la Biblioteca Vaticana. Biblioteca Vaticana, ai giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, qui si trovano anche due scuole di specializzazione una di Paleografia Diplomatica ed Archivistica e l'altra di Biblioteconomia . Qui vicino c'č la fontana del Sacramento. Fontana del Sacramento, ai giardini Vaticani, venne costruita sotto Papa Paolo V dal Vasanzio, rappresenta il sacramento dell'altare, rappresenta un altare su quale ci sono zampilli verticali di acqua con l'effetto ottico di candele, ed un grifone proietta acqua a raggiera tale da sembrare un ostensorio, la fontana č appoggiata all'edificio che ospita la Zecca Vaticana. Zecca Pontificia, ai giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, batteva la moneta della cittā del Vaticano,che ogni anno emetteva una nuova serie di monete, oggi perō č lo Stato Italiano che conia sul commissione le monete del Vaticano e non la Zecca Pontificia. Oggi l'edificio della Zecca č adibito ad abitazioni private e a Floreria Apostolica. Floreria Apostolica, ai giardini Vaticani, Cittā del Vaticano,č una sorta di grande magazzino dove viene custodito tutto quello che č utile per gli addobbi dei locali del Vaticano, in occasione di festivitā importanti, vi sono anche dei mobili speciali, dei tappeti, dei quadri e dei tendaggi e de quadri e tra i vari arredi c'č anche la stufa nella quale si bruciano le schede delle votazioni durante i conclavi, che si tengono alla Cappella Sistina. Qui accanto si trova il Forno. Forno oggi č in disuso si trova nella Piazza del Forno. Piazza del Forno, ai giardini Vaticani, Cittā del Vaticano ha una bella fontana attribuita al Maderno. Giardino Quadrato, ai giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, sotto il prato del giardino quadrato, si trova il Museo Storico, a sinistra c'č la Pinacoteca Vaticana, in un angolo sotto i pini la Cafeteria dei Musei Vaticani,oltre il palazzetto del Belvedere c'č una lunga galleria che porta ai palazzi apostolici, a metā strada c'č la Torre dei Venti con il sottostante Archivio Segreto e la Biblioteca Vaticana. Il giardino quadrato fu creato da Papa Paolo III al soglio dal 1534 al 1549. Pinacoteca Vaticana, al Giardino Quadrato dei giardini Vaticani,Cittā del Vaticano, si trova passando per il Viale del Giardino Quadrato, si arriva davanti al boschetto e da qui si č alla Pinacoteca Vaticana, che č una costruzione in mattoni rossi con decorazioni in maiolica, costruita negli anni trenta dall'architetto Luca Beltrami, chiamato anche giardino segreto, sotto si trova il Museo delle Carrozze, dove ci sono le antiche carrozze dorate dei Papi che erano anche i sovrani di Roma, e le prime automobili papali come una Mercedez Benz del 1930 do Papa Pio XI. Accanto alla Pinacoteca c'č un nuovo edificio bianco che č il Museo Paolino. Museo Paolino venne inaugurato da Papa Paolo VI nel 1970, fu costruito dai fratelli Passarelli e contiene le collezioni d'arte che si trovavano nel Laterano.Qui c'č la fontana della Zitella. Fontana della Zitella, ai giardini Vaticani, qui dove c'č la fontana della Zitella, e il Museo Paolino un tempo c'era un aranceto e un gallinarium,un pollaio, ora ci sono capannonni e serre, qui si erge una Torre del Rinascimento con lo stemma di Papa Innocenzo VIII, al soglio dal 1484 al 1492, ci sono anche dei grandi magazzini chiamati "Vignaccia" a memoria del vino scadente del colle Vaticano. Sempre in questa zona č stato collocato un frammento originale del Muro di Berlino.
Capanna Cinese, del Padiglione Cinese ai
Giardini Vaticani, fu un dono dei cattolici
cinesi al Vaticano del 1933. Veduta di Monte Mario dai giardini Vaticani, e dell'Osservatorio Astronomico. Palazzetto del Belvedere, ai giardini Vaticani, fu voluto da Papa Innocenzo VIII, fu costruito a forma di fortezza coronata da merli, si trova sulla zona del colle Vaticano, chiamato mons Sacti Aegidii, nel cortile, all'interno di questo palazzetto fu creata nel 1500 la prima collezione di statue antiche da cui man mano nel tempo si č sviluppata tutta la collezione dei Musei Vaticani e delle Gallerie Pontificie. Nel Palazzetto del Belvedere vengono alloggiate anche le personalitā di riguardo in visita al Papa e al Vaticano, qui vi alloggiō anche Leonardo da Vinci, vi abitō dal 1513 al 1516. Sotto le finestre si trova la fontana della Galera. Fontana della Galera, ai giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, si trova i mezzo ad un bacino ovale, forse č un'opera del Vasanzio, č un vero tre alberi che spruzza acqua, queste appartenevano ai papi e servivano per difendere i confini del Vaticano,e dell'antico Stato Pontificio, il Vaticano, come stato sovrano ha il diritto di mandare navi con la sua bandiera. Fotografie Giardini Vaticani Cittā del Vaticano Giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, foto Anna Zelli Giardini Vaticani, Cittā del Vaticano, foto Anna Zelli Palazzo del Governatorato Giardini Vaticani
Giardini Vaticani Palazzo del Governatorato, Cittā del Vaticano, foto Anna Zelli Torre San Giovanni Mura Leonine ai Giardini Vaticani
Torre San Giovanni Mura Leonine ai Giardini Vaticani, Vaticano, foto Anna Zelli Da vedere ai Giardini Vaticani Cittā del Vaticano
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Cittā del Vaticano, foto Anna Zelli Vedi Cittā del Vaticano - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma Cittā del Vaticano - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma Torna Contatti
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