Famiglia Mazzatosta Famiglie illustri e nobili di Viterbo,Viterbo, info storiche e foto a cura di Anna Zelli  ufficiale web www.annazelli.com

Famiglie illustri Viterbo
Informazioni Turistiche

famiglia mazzatosta e le famiglie nobili e illustri di Viterbo

FAMIGLIA MAZZATOSTA
 VITERBO CENTRO

     Guida Viterbo centro Viterbo dintorni torna alla Home

Famiglia Mazzatosta

famiglia mazzatosta stemma  palazzo tra via teatro del genio e via orologio vecchio viterbo

Famiglia Mazzatosta

Famiglie nobili di Viterbo

Viterbo Bibliografia

Viterbo informazioni Turistiche

 Famiglie illustri di Viterbo

famiglie illustri e nobili di viterbo storia info e foto

Famiglie illustri a Viterbo
 

 Palazzi di Viterbo centro

palazzi di viterbo centro storico

Palazzi di Viterbo

 Torri di Viterbo centro

torri di viterbo centro storico

Torri di Viterbo

 Viterbo

VITERBO MAPPA CENTRO STICO PIANTINA

Mappa Viterbo centro

Guida Viterbo centro

Viterbo dintorni

Viterbo Bibliografia

Contatti

 Viterbo

Viterbo

VITERBO INFORMAZIONI TURISTICHE

Guida Turistica Viterbo

Archi di Viterbo centro
Biblioteche Viterbo centro
Bibliografia Viterbo
Contatti
Cortili di Viterbo centro
Chiese di Viterbo centro
Chiese fuori Viterbo
Campanili di Viterbo centro
Cupole di Viterbo centro
Chiostri di Viterbo centro
Cinema di Viterbo centro
Città dei dintorni Viterbo
Colli di Viterbo centro
Confraternite di Viterbo
Degrado Viterbo
Dintorni Viterbo da vedere
Edicole sacre a Viterbo
Eventi Viterbo e dintorni
Famiglie nobili di Viterbo
Festa Santa Rosa Viterbo
Fiumi Fossi di Viterbo
Fontane lavatoi di Viterbo
Giardini Parchi Orti
Giornali e Media Viterbo
Guida Turistica Viterbo
Laghi dintorni Viterbo
Lapidi Viterbo centro
Leggende di Viterbo
Logge di Viterbo centro
Mappa Viterbo centro
Mappe vie piazze Viterbo
Musei di Viterbo centro
Monumenti di Viterbo
Mare e spiagge vicine
Mura Viterbo centro
Nasoni di Viterbo centro
Numeri utili
Ordini Religiosi Viterbo
Ospedali scomparsi
Orologi Viterbo centro
Palazzi di Viterbo centro
Papi eletti a Viterbo
Piazze di Viterbo centro
Porte Storiche di Viterbo
Porte fuori Viterbo
Porte murate e scomparse
Ponti di Viterbo centro
Profferli di Viterbo centro
Panorami di Viterbo centro
Quartieri Viterbo centro
Quartieri Viterbo
Santi vita opere storia
Scalinate Viterbo centro
Scuole Università Viterbo
Statue busti e teste
Stemma araldico di Viterbo
Stemmi a Viterbo
Storia di Viterbo
Testimonianze Etrusche
Torri di Viterbo centro
Teatri di Viterbo centro
Terme di Viterbo
Vie di Viterbo centro
Viterbo sotterranea
Viterbo e la Tuscia
Viterbo dintorni vedere

 

piazze di Viterbo

vterbo piazze di viterbo

Piazze di Viterbo centro

 Vie di Viterbo

vie di viterbo centro storico

Vie di Viterbo centro

Informazioni Viterbo

Viterbo

viterbo centro storico

Guida Viterbo centro

Viterbo dintorni

Viterbo Bibliografia

contattaci

Contatti

Torna alla Home

A.Z. Anna Zelli Arte Cultura Novità Idee www.annazelli.com

H O M E   P A G E

www.annazelli.com
 

Famiglia Mazzatosta, Viterbo, famiglia nobile, fu presente a Viterbo nei secoli  XIV-XVII, il suo capostipite fu Tuccio Riccardo, la cui dimora principale era nella zona di San Simeone, ma aveva anche altri possedimenti nei pressi della Chiesa di San Biagio e a piazza San Salvatore, aveva anche per la sepoltura un posto nella chiesa di Santa Maria in Gradi. Esponenti di questa famiglia, furono notai, magistrati e persone con incarichi comunali e nella amministrazione del Patrimonio Pontificio. Nel XV secolo, si menzionano tali Bartolomeo, Nardo, e un certo Fabio che ebbe come maestro Pomponio Leto, il quale Fabio Mazzatosta, tra il 1469 e il 1471, scrisse e commentò sette codici, dei quali cinque sono conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana, ed uno perfino nella British Library a Londra. Paolo Mazzatosta, nato a residente a Roma, nel Rione Parione, ma con interessi a Viterbo, agli inizi del XV secolo fece costruire il Tempietto della Peste. Nel Cinquecento, Francesco Mazzatosta, fu notaio e Priore del Comune di Viterbo, negli anni dal 1525 al 1537.  Nel 1612 la discendenza si estinse. Un altro ramo dei Mazzatosta aveva la sua dimora in via dell’Orologio Vecchio a Viterbo, il palazzo è ancora visibile oggi e insiste su piazza Mazzatosta e su via dell’Orologio vecchio con il tipico profferlo viterbese con la scala esterna che dava accesso all’abitazione. La cappella di famiglia era a Santa Maria della Verità, voluta da Nardo Mazzatosta nel 1460, poi passata alla famiglia Gatteschi e alla famiglia Primoni.Nell’Ottocento un ramo di questa famiglia si stabilì a Roma e nel secolo seguente si imparentò con famiglie illustri romane, ottenendo l’iscrizione alla nobiltà romana. Riccardo fu conservatore di Roma nel 1547; proprietario dal 1513 di parte della grande tenuta di Castel Giuliano fra Cerveteri e Bracciano, contribuì finanziariamente con altri nobili viterbesi alla liberazione del Cardinal Riario, ingiustamente incarcerato e processato Il ramo romano dei Mazzatosta si estinse nel Settecento, mentre il ramo principale viterbese si estinse alla fine del Settecento .  La famiglia Mazzatosta, di origine viterbese, annoverava tra i suoi esponenti Matteo di Paolo, ricordato da Niccolò della Tuccia tra i più illustri rappresentanti a Viterbo del partito guelfo al tempo di Bonifacio IX. In un rogito del 25 apr. 1411 (Zabughin, 1909, pp. 21, 261) figura Tuccio di Paolo, fratello di Matteo, stabilitosi a Roma, nel rione Ponte, verosimilmente per ragioni commerciali, in compagnia della moglie e dei figli Nardo e Bartolomeo. Quest’ultimo fu nominato tesoriere e doganiere pontificio da Eugenio IV. Nel 1442 la vedova di Tuccio, tale Polissena, espresse il desiderio di essere seppellita, come il marito, nella chiesa di S. Maria sopra Minerva, un privilegio riservato ai membri delle più importanti famiglie nobiliari romane. Bartolomeo, che si era trasferito agli inizi degli anni Quaranta dal rione Ponte in Parione, dove erano anche altre proprietà dei Mazzatosta, sposò Sabetta, della nobile famiglia romana dei Cenci. Se si presta fede a un arbitrato del 1445 tra «Agnulum Petri Butii» e Paolo Mazzatosta, figlio di Bartolomeo, si deduce che alla data del documento Bartolomeo era già morto; secondo Zabughin (1909, pp. 22 s., 262), invece, Bartolomeo morì nel 1452. Le ingenti risorse dei Mazzatosta consentirono ai membri della famiglia di ricoprire importanti ruoli nella società romana: Paolo di Bartolomeo Mazzatosta,  ereditò infatti l’ingente ricchezza accumulata dal padre e fu nominato da papa Paolo II doganiere generale e fabbriciere del patrimonio di S. Lorenzo in Damaso. I Mazzatosta erano anche imparentati con alcune famiglie romane, altrettanto nobili e potenti: Riccardo, figlio di Paolo, residente in Parione e proprietario di un’importante collezione antiquaria, sposò Laura di Pietro de’ Ustiariis e, in seconde nozze, Vittoria Massimo. Nel 1502 entrò a far parte della Compagnia del S. Salvatore e, nello stesso anno, è ricordato tra i collectores taxe plumbi della Curia. Fu sepolto nel 1530, come da tradizione familiare, nella chiesa di S. Maria sopra Minerva. Un altro figlio di Riccardo, Angelo, è attestato in qualità di canonico di S. Pietro nel 1523. Nel Quattrocento i Mazzatosta si erano ormai stabiliti a Roma, ma continuavano a soggiornare anche a Viterbo, dove possedevano uno splendido palazzo e una cappella privata nella chiesa di S. Maria della Verità, affrescata nel 1469 da Lorenzo da Viterbo e commissionata da Nardo di Tuccio Mazzatosta. Agli inizi degli anni Novanta Paolo Mazzatosta fece costruire a Viterbo il tempietto poligonale della Peste. Per il Cinquecento si ha notizia di vari membri della famiglia, tra cui Claudio, morto per mano di Carlotto Orsini il 7 apr. 1549, e ancora Giulio, Ulisse, Emilio e numerose donne, tra cui Lucrezia, Livia, Emilia, Olimpia, Virginia e Lavinia, i cui nomi la dicono lunga sull’ostentato gusto antiquario della famiglia. Il nome del Mazzatosta compare tra le firme accademiche sulle pareti delle catacombe dei Ss. Pietro e Marcellino, insieme con quelle di Bartolomeo Platina, Pomponio Leto e Giovanni Antonio Campano, apposte probabilmente tra il 1471 e il 1474. Egli fu infatti membro della seconda Accademia romana, con il nome di Fabio Ambusto. Il giovane M. intraprese i suoi studi sotto la guida di Pomponio Leto, che copiò per lui una serie di codici, i cosiddetti codici Mazzatosta. Si tratta di sette manoscritti, databili tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta del XV secolo, di cui cinque conservati nella Biblioteca apostolica Vaticana (Vat. lat., 3264, contenente i Fasti di Ovidio; 3279, contenente la Tebaide di Stazio; 3285, contenente la Pharsalia di Lucano; 3302, contenente i libri 1-9, 12-17 dei Punica di Silio Italico; 3875, contenente le Silvae e l’Achilleis di Stazio; gli ultimi tre presentano annotazioni di Fulvio Orsini, alla cui biblioteca appartennero), uno alla Biblioteca Casanatense di Roma (Casanatense, 15), contenente i Carmina di Tibullo, la Cynthia di Properzio e i Carmina di Catullo, e uno alla British Library di Londra (King’s, 32), contenente gli Epigrammi di Marziale e alla cui ideazione dovette partecipare lo stesso Mazzatosta. Tutti i codici sono di mano di Pomponio Leto; i Vat. lat., 3279, 3285, 3302 presentano anche rubriche di Bartolomeo Sanvito e decorazioni del miniatore tedesco Gioacchino de Gigantibus. Per gli studi del Mazzatosta,  la famiglia commissionò numerosi codici, molti dei quali allestiti elegantemente e decorati con il suo stemma nobiliare, un leone rampante alla mazza d’oro in campo azzurro. Sembra che alla decorazione di questi codici tenesse in modo particolare lo stesso M., come si ricava da alcuni versi scritti da Filippo Buonaccorsi (Callimaco Esperiente), con i quali il poeta ricorda i particolari raffinati di questi volumi (Biblioteca apost. Vaticana, Vat. lat., 2869, c. 63v e Barb. lat., 1731, c. 35r). Il ruolo rivestito dal M. nella genesi di questi codici non è chiaro, ma i versi con cui Callimaco ringrazia il giovanissimo membro della sodalitas pomponiana per l’amore dimostrato nei confronti dei codici miniati fanno supporre che si occupasse personalmente di commissionare e sovrintendere alla realizzazione dei libri necessari ai suoi studi. Nel 1471 il M. era ancora nel pieno dei suoi studi: a lui, infatti, Giovanni Antonio Campano rivolgeva in una lettera gli auguri per una prolifica carriera (Haussman). Il M. apparteneva alla generazione di Riccardo Mazzatosta, figlio di Paolo. In entrambi si individua una forte passione per l’antico: in Riccardo si esprime con il possesso di epigrafi e di numerosi altri reperti archeologici, per il M., invece, è evidente nella cura con cui faceva confezionare i suoi codici. Probabilmente il M., di cui non si possiedono ulteriori notizie oltre a quelle indirettamente desumibili dai codici da lui commissionati, morì precocemente a Roma nella prima metà degli anni Settanta.
Tratto dal web : Fonti e Bibliografia: Arch. di Stato di Roma, Collegio dei notai capitolini, 481, cc. 47-48 (notaio Petrus de Caputgallis); 1164, cc. 192-193 (notaio Johannes Nicolai); Ospedale del S. Salvatore ad Sancta Sanctorum, reg. 373: M.A. Altieri, Commentario de’ privilegi, cc. 173v-174v, 337r-339r; Biblioteca apost. Vaticana, Ottob. lat., 2551: D. Jacovacci, Repertorii di famiglie, IV, pp. 817, 819, 826; Viterbo, Bibl. comunale degli Ardenti, ms. II.C.IV.20: F. Bussi, Degli uomini illustri di Viterbo, pp. 242, 368, 452; J. Mazzocchi, Epigrammata antiquae Urbis, Romae 1521, cc. LXIIv, XCIVv; N. Della Tuccia, Cronache di Viterbo e di altre città, in I. Ciampi, Cronache e statuti della città di Viterbo, Firenze 1872, pp. XVIII s., 97; M.A. Altieri, Li nuptiali, a cura di E. Narducci, Roma 1873, p. 28; V. Zabughin, Giulio Pomponio Leto, Roma 1909, I, pp. 18, 20-27, 35, 48, 60, 66, 153, 156 s., 182, 213, 232 s., 260 s.; II, pp. 18-27; F.R. Haussman, Giovanni Antonio Campano (1429-1477), Hannover 1968, pp. 203 s.; T. Frenz, Die Kanzlei der Päpste der Hochrenaissance: 1471-1527, Tubingen 1986, p. 437; A. Della Torre, Paolo Marsi da Pescina: contributo alla storia dell’Accademia Pomponiana, Rocca San Casciano 1903, pp. 102-106, 120, 207; V. Zabughin, L’insegnamento universitario di Pomponio Leto, in Riv. d’Italia, IX-XII (1906), pp. 215-244; G. Muzzioli, Due nuovi codici autografi di Pomponio Leto (contributo allo studio della scrittura umanistica), in Italia medioevale e umanistica, II (1959), p. 348; J. Ruysschaert, Miniaturistes «romains» sous Pie II, in Enea Silvio Piccolomini-papa Pio II. Atti del Convegno per il V centenario della morte e altri scritti raccolti da Domenico Maffei, Siena 1968, p. 275; G. Paparelli, Callimaco Esperiente (Filippo Buonaccorsi), Salerno 1971, p. 59; M. Miglio, Cultura umanistica a Viterbo nella seconda metà del Quattrocento, in Cultura umanistica a Viterbo. Atti della Giornata di studio… 1988, a cura di T. Sampieri - G. Lombardi, Viterbo 1991, p. 30; S. Maddalo, I manoscritti Mazzatosta, ibid., pp. 48-50, 56 s., 59, 61 s., 65, 67, 71, 73, 75.
BIBL. – Amayden, II, pp. 70-71 ; Clementi 1938-39, I, pp. 276, 279; Silvestrelli, pp. 562, 599; Scriattoli 1915-20, pp. 244, 353; Signorelli 1968, pp. 106-108; Maddalo 1991, passim; Miglio 1991, p. 30.[Scheda di Marina Bucchi – Ibimus]

Palazzo Mazzatosta, via dell’Orologio Vecchio, Viterbo centro storico, risale alla prima metà del XIII secolo. L’impianto dell'edificio presenta un grande profferlo composto da un’alta scalinata, costruita su un arco rampante, e da un massiccio ballatoio sorretto da due arcate e chiuso da un raffinato parapetto con corona ad archetti trilobati. Le ampie finestre del primo e secondo piano rivelano importanti aggiunte e trasformazioni nel periodo rinascimentale. Secondo alcuni studiosi, alcune insegne scolpite sul balcone rivelerebbero l’appartenenza del palazzetto alla famiglia del cardinale Raniero Capocci; altri preferiscono attribuire l’edificio ai conti Ildobrandini di Santa Fiora. Il ritrovamento sulla facciata di uno stemma dei Caetani, il cui più illustre esponente fu papa Bonifacio VIII, ha fatto ritenere che sin dal XIII secolo la casa fosse stata scelta come residenza del tesoriere papale Giovanni Giacomo Sacchi. L'edificio nato come  fortezza nel XI secolo, venne trasformato in residenza. Da alcuni passi contenuti nelle cronache di Niccolò della Tuccia,  si vuole che, almeno dal ‘400, vi abitasse la famiglia viterbese dei Mazzatosta. L'edificio subì  ampliamenti dapprima con Nardo Mazzatosta,  poi  con Bartolomeo Mazzatosta tra il 1460 e il 1560, tesoriere di Papa Eugenio IV, fratello di Nardo, che ne utilizzarono gli spazi interni, riducendo anche i cortili o " richiastri ". E’ certo che nel XVI secolo il palazzo fu dimora del protomedico pontificio Jacopo Sacchi, come testimonia una iscrizione incisa sulla fascia marcapiano.Il profferlo è retto da due arcate impostate su una colonna centrale, la scalinata poggia su un arco rampante, presenta motivi decorativi con trecce e nastri di ispirazione più classica che gotica. Sugli archetti trilobati della facciata si vedono infatti gli stemmi dei Capocci. Sulla facciata c’è anche uno stemma dei Castani, rinvenuto ai primi del Novecento, legato a papa Bonifacio VIII, di cui Giovanni Iacovo Sacchi fu tesoriere nel 1296.

Cappella Mazzatosta, Chiesa Santa Maria della Verità Viterbo, miracolosamente sopravvissuta al tempo e alla guerra, anche grazie ad un difficilissimo restauro, è invece la quattrocentesca Cappella Mazzatosta, la seconda ad aprirsi sulla parete di destra. E’ ospitata in un grande ambiente a pianta quadrangolare che conserva l’originale cancellata in ferro battuto e un pavimento in piastrelle di maiolica, opera del viterbese Paolo di Nicola, alcune delle quali sono esposte al Victoria and Albert Museum di Londra. La cappella fu fatta costruire da Nardo Mazzatosta che nel 1469 ne affidò la decorazione al viterbese Lorenzo di Giacomo. Il ciclo di affreschi, assoluto capolavoro nel panorama pittorico locale, è ispirato alla vita di Maria e ricopre le tre pareti ed il soffitto. Nel sottarco d’ingresso della cappella sono rappresentati Profeti e Santi, le vele della volta racchiudono Santi ed Evangelisti, sulla parete di destra sono dipinte l’Annunciazione e l’Adorazione del Bambino, su quella di fronte Il Trionfo della Vergine e su quella di sinistra La Presentazione di Maria al Tempio ed il celebre Sposalizio della Vergine.

Famiglia Mazzatosta a Viterbo stemma

famiglia mazzatosta stemma  palazzo tra via teatro del genio e via orologio vecchio viterbo

Famiglia Mazzatosta stemma palazzo piazza Mazzatosta
il palazzo con un profferlo insiste anche su Via Orologio Vecchio

Scritta Palazzo Mazzatosta via Orologio Vecchio Viterbo centro storico

scritta facciata palazzo mazzatosta via orologio vecchio centro storico info e foto anna zelli

Palazzo Mazzatosta, Via Orologio Vecchio, Palazzi di Viterbo centro, Viterbo

Profferlo Palazzo Mazzatosta via Orologio Vecchio Viterbo centro storico

profferlo palazzo mazzatosta via orologio vecchio centro storico info e foto anna zelli

Profferlo palazzo Mazzatosta Via Orologio Vecchio, Palazzi di Viterbo centro, Viterbo

Cappella Mazzatosta Chiesa Santa Maria della Verità piazza Crispi Viterbo

cappella mazzatosta chiesa santa maria della verità piazza crispi viterbo

Chiesa Santa Maria della Verità  Cappella Famiglia Mazzatosta foto Anna Zelli

Da vedere a via Orologio Vecchio

famiglia mazzatosta stemma  palazzo tra via teatro del genio e via orologio vecchio viterbo palazzo mazzatosta tra via orologio vecchio e piazza mazzatosta
Famiglia Mazzatosta Palazzo Mazzatosta
profferlo palazzo mazzatosta via orologio vecchio centro storico info e foto anna zelli torre via orologio vecchio viterbo centro storico
Profferlo palazzo Mazzatosta Torre via Orologio Vecchio
famiglia mazzatosta stemma  palazzo tra via teatro del genio e via orologio vecchio viterbo palazzo barbiere papa paolo III via orologio vecchio viterbo
Famiglia Mazzatosta Stemma Palazzo Barbiere Papa Paolo III
stemma via orologio vecchio viterbo stemmi palazzo mazzatosta via orologio vecchio centro storico info e foto anna zelli
Stemma via Orologio Vecchio Stemma palazzo Mazzatosta
stemma palazzo scapellini piazza san simeone viterbo palazzo scapellini piazza san simeone viterbo
Stemma Famiglia Scalpellini Palazzo Famiglia Scalpellini

Vie e Piazze da via dell'Orologio Vecchio

via angusta viterbo centro storico info e foto anna zelli via senza uscita traversa via orologio vecchio centro storico info e foto anna zelli
Via Angusta Via senza uscita a Via Orologio Vecchio
via selvi viterbo centro storico info e foto anna zelli via cieca traversa via orologio vecchio viterbo centro storico info e foto anna zelli

Via Selvi

Via Cieca

via della torre traversa via orologio vecchio viterbo centro storico info e foto anna zelli via della marrocca viterbo centro storico info e foto anna zelli

Via della Torre

Via della Marrocca

vicolo del teatro del genio info e foto anna zelli via santa maria egiziaca viterbo centro storico info e foto anna zelli
Vicolo del Teatro del Genio,

Via Santa Maria Egiziaca

via san simeone viterbo info e foto anna zelli via del collegio viterbo centro storico info e foto anna zelli
Via San Simeone Via del Collegio
via della pace viterbo centro storico info e foto anna zelli via dei mille viterbo centro storico info e foto anna zelli
via della Pace

Via dei Mille

strada senza uscita a piazza san Simeone Viterbo info foto anna zelli via orologio vecchio viterbo centro storico info e foto anna zelli
via senza uscita piazza San Simeone Via Orologio Vecchio
profferlo palazzo mazzatosta via orologio vecchio centro storico info e foto anna zelli
piazza San Simeone Profferlo  Mazzatosta
piazza delle erbe viterbo centro storico info e foto anna zelli via orologio vecchio viterbo centro storico info e foto anna zelli

Piazza delle Erbe

Via Orologio Vecchio

Dintorni via dell'Orologio Viterbo centro storico

piazza luigi concetti viterbo centro storico info e foto anna zelli ex chiesa santa maria della pace piazza luigi concetti viterbo centro info e foto anna zelli

Piazza Luigi Concetti

Ex Chiesa S. Maria della Pace

fontanella a piazza luigi concetti viterbo centro storico via della verità viterbo centro storico info e foto anna zelli
Fontanella piazza L. Concetti Viterbo Via della Verità
via della verità viterbo centro storico info e foto anna zelli porta della verità viterbo centro storico informazioni turistiche e foto anna zelli

via della Verità

Porta della Verità o dell'Abate

Famiglie Nobili e Illustri di  Viterbo

famiglie nobili di viterbo storia opere palazzi

Famiglie nobili di Viterbo, Viterbo, info e foto a cura di Anna Zelli

Famiglie di Viterbo centro  - Palazzi Viterbo centro - Torri Viterbo centro

famiglie illustri e nobili di viterbo storia info e foto palazzi di viterbo centro storico torri di viterbo centro storico

Famiglie illustri e nobili
a Viterbo

Palazzi di Viterbo
centro storico

Torri di Viterbo
centro storico

Famiglie illustri e nobili a Viterbo, Palazzi di Viterbo, Torri di Viterbo

Vie di Viterbo centro - Piazze Viterbo centro - Quartieri Viterbo centro storico

vie di viterbo centro storico vterbo piazze di viterbo quartieri viterbo centro storico informazioni e fotografie anna zelli

Vie di Viterbo
centro storico

Piazze di Viterbo
centro storico

Quartieri  Viterbo
centro storico

Piazze di Viterbo centro - Vie di Viterbo centro - Quartieri  Viterbo centro

Viterbo centro storico - Viterbo dintorni

VITERBO INFORMAZIONI TURISTICHE Viterbo dintorni luoghi da vedere
Viterbo informazioni Turistiche Viterbo dintorni

Viterbo guida centro storico - Viterbo dintorni

Copyright dal 2011

Tutte le foto ed i contenuti del presente sito web sono di Anna Zelli,sono di
mia esclusiva proprietà, ed è quindi vietata ogni riproduzione e copia anche
parziale: del sito di singole pagine e delle immagini,è altresì vietato mettere
link e foto su: web - social - portali senza il mio espresso, palese, e scritto
consenso.
Ogni abuso sarà  perseguito legalmente. Grazie per l'attenzione.

www.annazelli.com

 Viterbo informazioni turistiche e fotografie

viterbo guida informazioni turistiche fotografie a cura anna zelli

Informazioni Turistiche città di Viterbo
a cura di Anna Zelli : arte cultura novità idee

monumenti di Viterbo centro storico

Viterbo centro storico - Viterbo dintorni

 viterbo centro storico Viterbo dintorni luoghi da vedere

Viterbo guida centro storico - Viterbo dintorni

 

 

   Città di Viterbo

Informazioni storiche turistiche e fotografie della città di viterbo a cura di anna zelli

torna Guida di Viterbo

Viterbo

Viterbo guida centro storico

torna alla Home

torna www.annazelli.com

www.annazelli.com

aggiornato febbraio 2024